Il
nuoto rende più socievoli. Purché lo si pratichi fin da bambini.
La psicologia genetica insegna infatti che la nascita e lo sviluppo
dell’intelligenza sono legati alle attività dei sensi, e quindi al tatto
all’udito e alla vista soprattutto. E poi anche alle attività motorie ed
esplorative.
Tutti
questi stimoli un bimbo li può trovare all’interno di una piscina:
un ambiente ricco di sensazioni, movimenti, suoni, farà si che tutte le sue
strutture senso-motorie siano sollecitate in modo intenso. E i risultati
saranno ancora migliori se verranno utilizzati dei giocattoli che daranno al
bambino la possibilità di toccare, manipolare, lanciare, succhiare
elementi di diverse forme, colori, materiali, superficie. L’acqua poi è un
continuo gioco: spinge, fa dondolare, permette di spruzzare, di sentire
rumori ma anche di provocarli.
Il
primo incontro con il nuoto non può che essere positivo per i bambini, e
le cose che piacciono sono quelle che si imparano più facilmente e velocemente.
Oltre che la presenza fondamentale dell’insegnante, è molto utile quella della mamma,
che dà un senso a tutte le attività del piccolo, fornisce compagnia e rinforzi
positivi come complimenti e applausi, ma anche consolazione e carezze se
necessarie, sostegno fisico e morale, è complice, aiutante e compagno di
giochi, rileva i suoi bisogni, e si occupa di esaudirli.
Con tutta sincerità penso che questo blog sia bellissimo ma soprattutto molto molto interessante, conoscendoti poi posso permettermi di aggiungere che fai questo lavoro veramente con il cuore e perciò mi spiego perchè i bambini ti adorano tanto. alberto
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